Oggi vi raccontiamo la storia del piccolo Adam. Proviene dall’invenduto di Natale di un allevatore di “pet” fornitore di negozi, era tornato indietro destinato alla morte.
L’allevamento è stato posto sotto sequestro e fino alla sua liberazione, Adam è stato in queste gabbie, alimentato in maniera pessima, insieme ai suoi compagni di sventura.
Sporco, vissuto nell’umidità, al buio, in una gabbia metallica posta in un ambiente fatiscente, con le zampette stanche ed i piedini doloranti, coccidosi, pasteurellosi….
Grazie all’operato di diversi volontari, Adam è stato liberato: era in condizioni di salute pessime: dopo un primo controllo ha fatto i suoi primi passi in libertà. Quindi il viaggio, le cure delle volontarie che lo hanno preso in carico ed il sogno di tutti questi esseri viventi: l’adozione.
E’ stato liberato in tempo per trascorrere i suoi ultimi 6 mesi circondato da amore e dal calore di una famiglia, amato e coccolato. Era un coniglio che portava con se i segni della sofferenza, era un coniglio sempre triste, schivo, per tutta la sofferenza passata e per quello che portava dentro di se.
Un tumore allo stomaco, causato anche dalla pessima alimentazione dei suoi primi (troppi) mesi trascorsi nell’allevamento lager, tolto troppo presto dalle cure della sua mamma coniglia fattrice….
L’adozione è un gesto d’amore, non comprate animali, non finanziate il mercato degli animali, non pagate perché questo accada ancora.